Quando si tratta di apparecchiature nuove e appena installate, dopo il collaudo è sufficiente effettuare una revisione ogni due anni per i primi dieci anni, per poi passare a una frequenza annuale.
Se invece si tratta di uno scaldabagno più datato, è consigliabile realizzare la manutenzione ordinaria con acclusa pulizia ogni autunno prima della sua accensione per il riscaldamento invernale.
In alcuni casi diventa necessaria la sostituzione di pezzi di ricambio che devono essere montati quando il malfunzionamento dell’apparecchio non è risolvibile con una semplice riparazione.
L’idraulico solitamente effettua un test preventivo che serve per saggiare lo stato reale dei vari componenti dell’impianto: se identifica l’esigenza di intervenire per la presenza di guasti, è possibile che smonti alcuni pezzi per poi procedere alla loro pulizia e riparazione.
Se lo stato di usura è particolarmente avanzato, di solito bisogna sostituire parte della componentistica meccanica o idraulica, per avere la certezza che tutto l’impianto possa funzionare correttamente.
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